“Il Progetto Unità di Frattura per le Fratture di Fragilità”: Marcella Marletta al convegno durante la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi

Lo scorso 20 ottobre 2015 presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” – Sala degli Atti Parlamentari Piazza della Minerva, 38 si è svolto l’evento di presentazione del Progetto Unità di Frattura per le Fratture di Fragilità. La Fondazione Firmo, che a nome della International Osteoporosis Foundation celebra la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi in Italia, in collaborazione con l’Osservatorio Sanità e Salute, ha inteso mettere a confronto le più importanti personalità del settore per dibattere sul tema della importanza di istituire un percorso dedicato ai pazienti che soffrono di fratture da fragilità.

Alla giornata ha partecipato la dottoressa Marcella Marletta, Direttore Generale della Direzione Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute. Nel corso del suo intervento la dottoressa Marletta ha evidenziato come il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione stia avendo riflessi sull’equilibrio socio-economico della società e rappresenti una sfida politica e sociale completamente nuova.

In tale scenario, le fratture da fragilità sono una delle principali minacce per i Sistemi Sanitari dei Paesi Occidentali. Basti pensare che nelle donne di oltre 50 anni le fratture da osteoporosi determinano più giornate di degenza ospedaliera di molte altre patologie di rilievo, quali diabete o carcinoma mammario. Di conseguenza, per ridurre l’impatto sanitario e sociale della fragilità scheletrica si rendono sempre più necessari interventi preventivi.

Per la prevenzione della patologia è indispensabile sviluppare programmi di prevenzione primaria che promuovano il radicarsi fin dall’età evolutiva di stili di vita più corretti ma anche di prevenzione secondaria che mirino a una diagnosi precoce della malattia e alla stima del rischio di andare incontro a frattura.

L’allungamento della vita, in condizione di salute mediamente buona, e l’ampiamento del periodo di inattività lavorativa, successivo alla pensione – ha concluso la dottoressa Marletta – impongono un ripensamento delle politiche sociali a supporto degli anziani.

Oggi questo problema è sentito sia a livello nazionale che internazionale e ci auguriamo che il nostro Paese voglia prendere una posizione forte per rispondere ai pazienti che soffrono.